A differenza dei soliti film documentari di argomento storico, BOGRE utilizza in minima parte riproduzioni da codici, capilettera, manoscritti, affreschi medievali per accompagnare e/o illustrare le vicende e i temi che si dipanano via via. Fa invece ricorso ad allestimenti – sorta di “teatrini” – dove il popolo dei Catari e dei Bogomili (e i loro persecutori) sono evocati da figurine di argilla cotta (opera dell’artista Michelangelo Tallone): visioni oniriche e fantasmatiche di roghi, di incontri clandestini nel buio o  nell’ombra, battaglie crociate, uomini racchiusi nelle celle… nel “mur strict”.

La filiazione, la diffusione della fede dualista catara-bogomila attraverso l’Europa, in Italia, nel Midì, in Bosnia, è mostrata con mappe (mappe emotive) disegnate dall’illustratrice Valentina Salvatico.
La colonna sonora, opera originale del musicista Walter Porro che ha collaborato con il regista nei suoi due precedenti film-documentari, produrrà sonorità nuove, elaborazioni contemporanee talvolta ispirate al repertorio medievale ma capaci di staccarsene per diventare realmente “musiche originali”.

Related Posts